Rocchetta Alta di Prendera – 15 settembre

Escursionismo

Lasciamo le auto nel parcheggio, a quota mt 1663, alcuni tornanti sotto il Passo Staulanza. Imbocchiamo l’evidente stradina con segnavia 467 che ci porta prima a Malga Fiorentina e successivamente al Rifugio Città di Fiume a quota mt 1918. Proseguiamo salendo verso Forcella Col de la Puina fino a raggiungere Malga Prendera mt 2148. Davanti a noi le pareti delle Rocchette di Prendera ci appaiono verticali e irraggiungibili. Risaliamo con un po’ di fatica il Col Duro mt 2292 per poi prendere alla nostra destra una traccia che sale diagonalmente il ghiaione sotto il Becco di Mezzodì. Passiamo proprio sotto alle rocce salendo faticosamente e con attenzione un breve tratto friabile fino ad una sella prativa. Alla nostra sinistra si alza il roccioso Becco di Mezzodì, noi continuiamo a destra seguendo facilmente la cresta fino a raggiungere la cima solitaria e selvaggia della Rocchetta Alta di Prendera mt 2496, la più elevata delle quattro Rocchette. La vista è stupenda e il panorama è vasto: verso il Pelmo, la Croda da Lago, le Tofane, Cortina, il Sorapiss, le Marmarole, l’Antelao, la Civetta, la piana di Mondeval, i Lastoi di Formìn ecc. Sulla cima, una piccola croce di vetta e oltre questa, le pareti della Rocchetta precipitano vertiginose in contrasto con il versante appena salito che dall’alto appare quasi piatto. Il ritorno sarà per la via di salita e se il tempo ce lo permetterà faremo il periplo del Becco di Mezzodì passando per Forcella Ambrizzola.

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Riprogrammazione gite di settembre

Si avvisano i gentili soci e simpatizzanti che sono state scambiate le date di due uscite a causa di esigenze organizzative: il nuovo calendario prevede l’escursione alla Rocchetta Alta di Prendera il prossimo 15 settembre e l’escursione (con pernottamento) alle Bocchette del Brenta i prossimi 28 e 29 settembre.

Cima del Frate e Cimon di Rava – 8 settembre

Escursionismo

Il gruppo di Rava è una zona selvaggia e poco frequentata, con aspri contrafforti rocciosi punteggiati di piccoli laghetti. La zona più caratteristica è la Cima del Frate, colossale monolito di granito che prende il nome dalla sua curiosa forma. Sulla cresta omonima sono evidenti tracce della Grande Guerra con trinceramenti, grotte, gallerie, camminamenti e scalinate nella roccia. Si parte dalla località Spiado a 1300 metri di quota e, attraverso una strada forestale si arriva a malga Fierollo di Sotto, si prosegue per il sentiero 366, si oltrepassano i laghi di Bela Venezia, e si arriva alla Cima del Frate 2351 slm. Da Cima del Frate si prosegue verso nord, sentiero a tratti dentro trincee e vie della prima guerra mondiale, oltrepassata la Scala del Tombolin, al bivio decideremo se salire in cima al Cimon Rava (ulteriori 100 mt di dislivello), scenderemo poi fino ad incontrare il Lago Grande, il Lago di Mezzo, la Malga Fierollo di Sotto che abbiamo incontrato nel percorso di partenza. Da qui torneremo al punto di partenza.

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Sentiero attrezzato “Angelo Pojesi” a Cima Carega – 1 settembre

Escursionismo / Via ferrata

Dal Rifugio Revolto si imbocca il sentiero 186 fino al rifugio al Passo Pertica. Dal rifugio in pochi minuti si raggiunge l’avvio della via ferrata che inizia con un’esposta ma, comoda cengia attrezzata verso sx. La via ferrata è lunga ma nel complesso non presenta tratti impegnativi; i tratti esposti sono sempre ben attrezzati. Alla fine del tratto attrezzato si raggiungono lungo una cresta assai panoramica Cima Tibet e Cima Carega. Si ritorna alle auto per i sentieri 108 b e 109.

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